(Cruz del Sur) Ed ecco ritornare gli Hammmer King, dopo il pacchianissimo (ma riuscito) debut “Kingdom of the Hammer King” e il più arcigno secondo nato “King is rising”. L’impressione è ancora quella di trovarsi di fronte a dei Powerwolf un po’ più true metal (del resto gli intenti caricaturali sono stavolta abbastanza scoperti, e della produzione si è occupato lo stesso Charles Greywolf), ma l’insieme, per quanto un po’ chiassoso, si fa godere da chiunque apprezzi quell’ampio arco sonoro che tocca Manowar, Running wild e Hammerfall. La titletrack si apre su spudorate citazioni manowariane (nelle ritmiche e perfino nel testo), mentre “Battle of Wars” è costruita da ricami sulle trame di Rock’n’Rolf (è evidente che stavolta i nostri si sono ispirati maggiormente ai pirati tedeschi). Epica e marziale “Warriors o Angelhill”, mentre “Glorious Night of Glory” ha un ritornello così semplice e vincente che non potrete dire di no. Riuscita anche l’epica marinaresca di “At the Mercy of the Waves”, che contiene un passaggio lento puramente maideniano, quindi il disco si conclude con lo squillante up-tempo “Meatus Majestatis”. “Poseidon…” diverte, fa cantare e imbaldanzisce l’ascoltatore: da un disco di true metal non mi aspetto altro.

(René Urkus) Voto: 7,5/10