(Massacre Records) Dopo una lunga tradizione di album in tedesco, interrotta dal precedente “Still on Fire”, del 2016, gli Hammerschmitt pubblicano un nuovo album in inglese, il sesto totale della loro discografia: stavolta, stando alla nota stampa, ripescano molto materiale da demo e produzioni degli anni ’90. Ma il risultato latita… “Dr. Evil” è un concentrato di cliché e stereotipi dell’hard’n’heavy che può andare bene per una serata in allegria al pub, ma perde molto d’interesse su disco. I brani di per sé non demeritano, ma suonano di ‘già sentito’ fin dal primo ascolto… La titletrack offre sonorità che rimandano inevitabilmente agli AC/DC, ma con un tocco germanico in più. La cadenzata “Say my Name” arriva invece alle latitudini di Paragon o Wizard, così come fa, alla fine della scaletta, la quadrata “Lost in Gods”, mentre “Fly” rimanda più che altro all’hard rock tedesco, con cori pieni e melodie lineari. Aspra e tagliente “Metalized”, mentre “Saints of Rock” è un hard rock caciarone e ancora molto mitteleuropeo. Ritmiche maideniane e suoni potenti per “Living Dead”, mentre la ballad acustico-sinfonica conclusiva “End of Time” ha almeno un bel refrain. Un disco sicuramente standard per i canoni del mercato.

(René Urkus) Voto: 6/10