cophardas(Art Of Propaganda) Ottimo black metal. Lo è, ottimo, per struttura dei pezzi, cioè due da quasi 12′ l’uno, per i suoni, chiari, forti, cristallini. Lo è, sempre ottimo, perché è un black metal aggressivo, non sfrontato, ma di sicuro non laccato. Quasi logico e scorrevole nella sua natura. Sono finlandesi, del resto. I finlandesi il black metal lo suonano diversamente da quello norvegese (più ruvido) e da quello svedese (sempre pulito e quadrato); ci danno dentro, ma con un songwriting sempre bilanciato. R., chitarra, basso e voce, ha iniziato da solo, poi ha chiamato il batterista T. (i due suonano anche nei Coffincraft) e di colpo sono nati due EP. “Ros Rus” è il secondo e denota linee che alzano i ritmi oppure si dipanano in melodie che colpiscono per la loro ondeggiante andatura. Carezze fredde ed epocali. Distruttive ma attraverso note supreme. Le chitarre sono le principali responsabili di queste esplosioni melodiche che addirittura riescono a sconfinare in fraseggi vagamente psichedelici. Avviene in un passaggio finale del brano “Skjærsilden”. Il drumming tuttavia non è inferiore come lavoro alle evoluzioni delle sei corde, due gemelle che danno la direzione ad ogni cosa. ” Glemselen”, seconda traccia, presenta anche lei un momento tra l’intimista e il rock d’atmosfera, ma il grosso del brano è black metal incorniciato, cioè in apertura e chiusura,  da un riff reiterante che fa tanto Burzum, anche per l’apporto vocale, uno scream sofferto e disperato. Se avete inteso di cosa parlo, allora, cari blackers, “Ros Rus” è per voi.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10