(Season Of Mist) Gli Hark sono al secondo lavoro (il primo disco risale al 2014) e mettono bene in chiaro che il loro suono deve rimanere totalmente inedito. E’ pressoché impossibile dare un nome al genere che fanno, eppure i singoli musicisti presi singolarmente hanno una rintracciabilissima traccia di background: il cantante imita quasi pedissequamente i Metallica, il batterista è quanto di più boombastico e americano vi possa capitare di sentire. Le chitarre poi, puro hard rock… Eppure mischiati assieme questi elementi danno vita a delle tracce genuine, in cui evidentemente la risultante dell’equazione è ben più della somma delle singole parti. Nove tracce per far assaporare un disco dal vago sapore retrò, dove l’ombra del rock psichedelico anni settanta fa capolino qua e là in un’incisione che altrimenti si direbbe mossa solo da suoni power e nel contempo hardcore… si, avete letto bene. Ma non temete, non siamo di fronte ad un limo informe e maleodorante, qui si parla di argilla purissima pronta da scolpire in qualsiasi forma si voglia. E gli Hark, da questo punto di vista, sono degli artigiani dal talento infinito…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10