(Osmose Productions) Roman Saenko è Hate Forest e se qualche musicista lo spalleggia è sempre difficile esserne a conoscenza, anche quando lui stesso annuncia il supporto di altri spesso non dichiara la loro identità. Come in questo caso nel quale suona un vero ma ignoto batterista. Hate Forest è comunque un punto fermo del black metal ucraino oggi al settimo album. “Against All Odds” da subito con l’iniziale “Werewolves” pone in essere il black metal nella sua maniera nichilista, feroce e distruttiva. Saenko avanza a testa bassa, con chitarre fredde e granitiche, voce in growl con estemporanei scream e un tellurico blast beat che praticamente si ode per tutta la durata dell’album. Variazioni sostanziali nelle strutture dei pezzi sono del tutto assenti, tranne in “Coprophagus Empire”. Esiste solo questo scarno, primitivo e ruvido black metal portato avanti come se l’apocalisse fosse in atto a sterminare ogni cosa sul pianeta. “Against All Odds” è la bestia feroce, muscolare e caotica alla quale Saenko ha dato vita, dai lineamenti ben noti ma dal fare accattivante per chi si ciba di black metal.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10