(Nuclear Blast Records) Suoni, ritmi, riff, cantato e come interagiscono tra di loro in “Weight Of The False Self” li abbiamo già uditi nella storia degli Hatebreed. Il fatto che questo interagire e il singolo livello degli elementi summenzionati siano ancora una sana opera d’arte in fatto di hardcore e crossover, resta quanto di più importante per la band quanto per noi fans. La potenza e i cori di fuoco, il sound che pesa quanto un macigno e il suo ‘biancore’… il suo suono pulito ma non eccessivamente digitale è di un candore entusiasmante. La copertina è proprio questo messaggio. Tutta roba di primo taglio da parte di questa band statunitense al ventiseiesimo anno di vita, nel quale ancora riesce a portare in studio la stessa forza travolgente che mette nelle esibizioni dal vivo.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10