(Scarlet Records) Non è la band che ha creato degli inni, neppure quella che ha fondato album epocali, da sempre però è una seria combriccola di ‘picchia e vai’ che ha rielaborato il melodic death della vicina Svezia, sottolineandone gli aspetti derivati dal thrash metal, dall’hardcore e con qualche buon riff dal retaggio heavy. Tutto quanto fatto spesso con dinamismo e catturando da subito l’ascoltatore. In poco meno di venti anni di carriera c’è ancora lo spazio per un lavoro che sia onesto, che rispecchi lo stile della band, senza stravolgerlo o alimentare pacchiane innovazioni? Certo che c’è, perché appunto i danesi HateSphere sono onesti. Hanno sempre creduto nel loro sound, nella loro scrittura dei pezzi, nel loro mettere assieme thrash, death, groove metal. Al diavolo le mode, le tendenze, le major e tutto il resto. Rientrano con l’italiana Scarlet, proprio come agli albori della loro avventura e lo fanno con un sound leggermente oscuro, ascoltate “Ruled by Domination”. Un sound leggermente compresso, almeno dal promo ricevuto, ma netto nel dare l’identità agli strumenti in gioco. Alla consolle il solito Tue Madsen. Se da un una parte questo ‘picchia e vai’ ha una sua linea old school, dall’altra questo decimo lavoro dei danesi non è un residuo del passato e manco può sfigurare di fronte a realtà modern groove metal. Anzi, non saranno neppure tante poi queste realtà attuali che si prestano a un gioco migliore di questi 45′ di agile thrash-death nordico.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10