(Punishment 18 Records) Pregevole reissue da parte della Punishment 18, che è andata a ripescare gli Headcrasher, formazione considerata tra i prime movers della scena speed/thrash tricolore. Fondata a Cosenza nel 1984 da Roby Vitari (successivamente drummer di Mindwars e Jester Beast), nel 1989 la band decide di ampliare le proprie possibilità spostandosi a Torino. In quello stesso anno esce il debutto “Nothing Will Remain”, un disco ancorato alla tradizione speed metal, ma allo stesso tempo fuori dagli schemi. Non mancava infatti la voglia di osare ai nostri, proponendo soluzioni talvolta inusuali per l’epoca; ne è un esempio la divertentissima “Bath Man”, dove thrash, ritmiche funky e scratches convivono alla perfezione, richiamando i folli Mordred, anch’essi thrashers dalla mentalità aperta. Questa ristampa contiene anche un secondo CD, nel quale troviamo un promo del 1991 composto da brani che sarebbero finiti nel secondo full length “Introspection”. Le composizioni sono decisamente più aggressive, con predominanza della componente speed senza rinunciare alle ritmiche intricate che hanno caratterizzato il debutto. A sorpresa, questa reissue si chiude con una nuova composizione intitolata “In Our Times”, song furiosa nel riffing ed anthemica nel refrain che mostra uno stato di forma invidiabile e che accende qualche speranza di un come back per una delle band che ha contribuito alla scena thrash nel bel Paese.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10