(Autoproduzione) Tre sono le caratteristiche di questa band. La prima, sono italiani. La seconda, sono abilissimi con gli strumenti. Terza: hanno un cantante che è assolutamente mostruoso.  Si tratta di una band senza contratto, che esiste da quasi dieci anni, ma che solo ora è riuscita a trovare la line up adatta per proporsi al pubblico con il lavoro di debutto. Nessun EP, promo o demo. L’album di debutto è un vero disco, con dieci canzoni, che dura quasi cinquanta minuti. Cinquanta minuti di heavy metal, quello vero, dove i riff sono potenti, gli assoli sono melodici e onnipresenti, dove è impossibile fermare un headbanging che si scatena in maniera naturale, istintiva  come il respiro o il battito incessante del cuore.  Tutto questo heavy metal è coronato dall’ugola di Dest, un potentissimo performer che vanta alcune caratteristiche timbriche tipiche di grandi nomi, quali Michael Kiske, Rob Halford e Joacin Cans e talvolta anche Jorn Lande. Destsa arricchire l’album con grida infinite, acuti potenti, ed una voce calda ed estremamente coinvolgente. Gli ingredienti per il grande album ci sono tutti: è registrato bene, le canzoni hanno una struttura molto ben pensata, e certe distorsioni guardano a lidi molto più pesanti. I due chitarristi non deludono: assoli veloci, licks tremendi, motivi suonati con tapping a velocità sostenuta. Ritmiche irresistibili. Melodie travolgenti. E’ un album heavy metal di quelli che mancavano. La scena ne aveva semplicemente bisogno. E pure dal punto di vista della confezione, ci si trova davanti ad un booklet molto completo, ben fatto, con tutti i testi e gli autori di ogni singolo assolo. Non imitano nessuno, mostrano una personalità imponente. E’ difficile scegliere i pezzi migliori. Sono tutti stupendi. E’ il gusto personale che fa la differenza. Io? “Jester Hat”, con la sua originalità nello sviluppo. “Wind Of Liberty” con il suo ritornello in crescendo. “Not Easy”, una canzone che trovo molto introspettiva. “Fuel For My Rage”, per puro piacere autolesionistico, nel caso mi trovassi sotto il palco dove viene suonata. Potrei continuare, perché ogni singolo pezzo è assolutamente completo. Gli Heavenfall hanno fatto un lavoro massiccio. Totale. Non credo rimarranno senza un’etichetta troppo a lungo.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10