(Epitctural Production) Giunge al secondo album il progetto Heimsgard, gestito interamente (o quasi) dal francese Raido, attivo in numerose formazioni black della Franca Contea. Stavolta però il nostro si dedica a un pagan/viking bathoryano nelle intenzioni e abbastanza alla Ensiferum negli esiti. “The Price to Asgard” è un pagan veloce, dai suoni puliti (dunque abbastanza lontano da atmosfere black) e con ricami sinfonici pagan molto indovinati; si pensa certamente a formazioni battle metal come i già citati Ensiferum o magari i Wintersun (soprattutto per la maestosità dei cori). Il tasso di black metal aumenta certamente in “I was born under a wandering Star”, con la sua batteria in blast beats, ma si conservano sempre flauti e tastieroni vichinghi, e il break è di pura atmosfera folk. Quasi finntrolliana la melodia portante di “The seven Seas Odyssey”, stentorea “Perpetual Moonlight”; è invece festaiola, a dispetto del titolo, “Nocturnal Allertation”. Le melodie aperte di “The Horseman Inn”, brano di quelli ‘da taverna’, vengono interrotte da qualche passaggio maestoso, come se Raido si divertisse a mescolare le atmosfere; in questo, gli Heimsgard possono ricordare anche gli Equilibrium. Il cd si chiude su pezzi più riflessivi, con inserti di voce femminile: prima la rituale “Whisper for the Sky”, poi la conclusiva “Aurora”, brano che rimanda certamente alle maestosità di “Hammerheart”. Ben curato il digipack, se proprio devo fare un appunto lo farei in relazione alla scarsa freschezza dei testi, che presentano con frasi standardizzate situazioni e topos esplorati già mille volte. Per il resto, un progetto degno della vostra attenzione!

(René Urkus) Voto: 7,5/10