(Music For The Masses) Band composta totalmente da musiciste e nella sostanza loro sono voce, basso, chitarre e batteria. Priscilla Foresti oltre al basso partecipa alle linee vocali con la frontwoman Greta Antico. Hellfox presentano un melodic metal di stampo scandinavo e da subito risalta all’orecchio la buona produzione che manifesta suoni graffianti, pieni, corposi. Otto pezzi energici, possenti, dalle frequenze piene e toniche. Il riffing di Gloria Capelli è spesso andante, marcato, non necessariamente esposto a velocità vertiginose ma esemplarmente fluido. Federica Piscopo è la batterista che tra accompagnamento e qualche tocco di rifinitura, offre un sostegno regolare e modulato al tanto lavorare della Capelli. Fantastica Greta Artico, voce piena, pulita e melodica. Ogni sua parte vocale è valore che si aggiunge alle trame musicali. Il growl della Foresti è un buon contrasto non solo al melodico cantato principale, bensì anche ai riff chiari, netti e in progressione. Tutto interessante, soprattutto la seconda parte di “The Call” che suona un tantino sperimentale. Un debut album che esibisce una voglia di comporre e suonare piuttosto personali e comunica come le Hellfox hanno ambizione e convinzione in se stesse. Hellfox… Hel è la divinità nordica della terra e dei morti. Una figura mitica con metà del volto di una fanciulla bellissima e l’altra della morte. Hell è l’inferno, certo. Fox, ovvero la volpe nell’ottica dell’antichità mitologica e culturale del Giappone: animali saggi, venerati, sospettati di avere poteri magici. Le volpi nell’antico Giappone possono prendersi gioco degli esseri umani. Orbene, le Hellfox al di là delle connotazioni attorno al loro nome, per il quale uno bisogna pur darselo, sono una nascente melodic death metal band di taglio moderno, come lo dimostra anche un uso misurato e dosato dei sintetizzatori a rinforzo dei pezzi.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10