(Nuclear Blast Tonträger Produktions- und Vertriebs GmbH) Il momento da me più atteso dal punto di vista musicale da tre anni a questa parte è giunto: dopo una trionfale tournée ed un promettente singolo (“Pumpkins United”), la famiglia allargata degli Helloween pubblica ora un album dal valore storico inestimabile. Per un fan di lunga data delle zucche amburghesi, l’emozione di rivedere Kiske dietro al microfono è tanta, per non parlare del ritorno all’ovile di Kai Hansen, l’uomo che ha dato origine ad una band, un genere musicale, un mondo. L’esaltazione è a mille. Mi rendo conto che sto parlando da fan esaltato, più che da recensore, quindi tenterò di rientrare nei ranghi. “Helloween” è un disco dove classico e moderno si uniscono, ripercorrendo idealmente tutta la carriera della band tedesca. Potremmo definire l’album come una greatest hits di inediti dove vengono messe in mostra tutte le sfaccettature dell’Helloween sound. Le composizioni sono state equamente ripartite tra Weikath, Deris e Gerstner. In realtà un brano lo ha scritto pure Hansen, ma ci arriviamo dopo, perché merita di essere analizzato a parte. Si parte subito tra doppia cassa, riff veloci e cori epici: “Out For Thr Glory” ci riporta infatti direttamente alle atmosfere dei due “Keeper”, sulla scia di brani come “Eagle Fly Free” e “I’m Alive”. Il pezzo è scritto da Weikath, più che mai intenzionato a conservare le caratteristiche della formazione amburghese. Ma limitarsi all’effetto nostalgia sarebbe un grave errore, sarebbe come rinnegare trent’anni di storia, durante i quali il marchio Helloween ha continuato a risplendere. Ci pensa Deris a riprendere in mano quella che negli anni è diventata sempre più la ‘sua’ band, marchiando a fuoco diversi pezzi entrati nella storia delle zucche. “Fear Of The Fallen” parte come un lento alla “If I Could Fly”, per poi accelerare repentinamente, per un pezzo che non avrebbe sfigurato all’interno del capolavoro “The Time Of The Oath”. “Best Time” è scritto a quattro mani da Sacha Gertsner e Andi Deris. Il brano si discosta un po’ dal tipico Helloween sound, con parti più groovy, ma conservando la solare immediatezza tipica della band. Un riff di basso distorto apre “Mass Pollution”, pezzo roccioso, grintoso e dal retrogusto hard rock, made by Deris. “Angels” è scritta ancora da Gertsner, dimostrando ancora una volta che il suo songwriting si discosta abbastanza dallo stile della band: ho spesso ritenuto questo un difetto e sono poche le canzoni scritte da lui ad entusiasmarmi, ma in questo caso ha azzeccato la canzone, anche grazie ad un Kiske in grande spolvero e linee vocali accattivanti. Risale prepotentemente in cattedra Andi Deris con “Rise Without Chains”, uno degli highlights dell’intero platter, in grado di richiamare alla mente le cose migliori dei due “Keeper” e allo stesso tempo dell’accoppiata “Time Of The Oath” / ”Better Than Raw”. “Indestructible” è allo stesso tempo cazzuta e ruffiana, con quel riffone che scrosta gli intonaci e le linee vocali che prendono dal primo ascolto. “Robot King” è il tipico brano alla Weikath: veloce, melodico e dal ritornello epico, per un sound copiato da molti nel vano tentativo di emularlo. “Cyanide” dimostra ancora l’abilità di Deris come compositore, confermandosi il più prolifico ed ispirato songwriter da qualche anno a questa parte. Il brano coniuga tipiche atmosfere helloweeniane con suoni decisamente graffianti. “Down In The Dumps” è l’ultimo pezzo composto da Weikath, che come detto viaggia sul sicuro. È il momento della suite, del brano lungo, epico, ricco di cambi di tempo, è il momento di Kai Hansen il quale abbandona il ruolo di leader dei Gamma Ray per tornare ad essere quello che ha marchiato a fuoco le sonorità degli Helloween. “Skyfall” è quel capolavoro che mancava, non solo agli Helloween, ma all’intera scena power metal, dai tempi di “Keeper Of The Seven Keys”. Non ci sono parole per definire il brano; tutto funziona alla perfezione, dal riffing, al ritornello, agli assoli. Un album che riunisce tutte le fasi della carriera della band, fondendole e creando qualcosa in grado di far felici sia i fans di vecchia data che i neofiti.

(Matteo Piotto) Voto: 9/10