(Nuclear Blast Records) C’è stata un’epoca d’oro, durante la quale imperversavano grandi bands, bands leggendarie, bands uniche… bands che riempivano i miei ascolti ogni dannato giorno. Tra le tante, gli Helloween scrissero pagine essenziali della musica e della musica che popolava il mio giradischi. Sto parlando di “Walls of Jericho”, sto parlando dei due “Keeper of the Seven Keys”. Certo, poi gli Helloween hanno continuato lungo la propria strada, con album più o meno di successo… ma nulla secondo me ha mai superato il valore musicale e la potenza di quei tre grandiosi lavori, i quali testimoniarono la sequenza Hansen-Kiske al microfono, due stili molto diversi, ma entrambi perfetti per il gruppo tedesco. Gli anni poi sono passati, molti altri album, l’epoca con Andi Deris al microfono… fino a quella geniale ‘reunion’, ovvero il mega tour delle ‘Zucche Unite’, quello che portò sul palco gli Helloween con tutti i tre grandi vocalist. Ma quando assaggi per la prima volta qualcosa di così ricco di tentazione, poi viene quasi ovvio… quasi obbligatorio… cadere nella dipendenza ed ecco che la mitica band, vicina al quarantesimo compleanno, non solo ritorna, ma rimane unita… e non solo sui palcoscenici ma anche in studio, andando verso l’album omonimo (come fu l’EP del debutto del 1985), atteso per giugno, il primo disco che riunisce con brani nuovi tutti i sette cavalieri dell’apocalisse! “Skyfall” è il primo assaggio, il primo singolo, il primo modo per i ‘pumpkins’ di far sentire a tutti che ci sono, che non se ne sono mai andati, che sono tornati, rinati… gli Helloween stanno arrivando. Di nuovo. Il brano, offerto in due versioni, è una suite leggendaria, un pezzo di dodici minuti scritto da Kai che fa riecheggiare le sonorità e la potenza musicale dei tre dischi sopra citati… ma con un passo avanti, con più coinvolgimento, con -forse- maggiore senso epico. La versione single edit è tagliata a sette minuti esalta, ma i veri fans adoreranno la versione esclusiva (non presente sull’album), quella intera e con vocals alternative, quella coinvolgente, quella che trascina nella storia di questo alieno che suo malgrado atterra nel nostro caotico pianetino. Assoli che spaccano, ritmiche che cavalcano ed i tre lead vocalist che si inseguono, duettano, si affrontano, si invadono, si dividono la terra conquistata come grandi re di un mondo fantasy… scatenando quella sensazione favolosa solitamente materializzata da progetti complessi come Avantasia o Ayreon. I fedeli della band adoreranno il singolo e, certamente, anche l’album. Per i nostalgici come me? Bentornata passione! Bentornata zucca dallo sguardo minaccioso!

(Luca Zakk) Voto: 9/10