cophellrazer(Dust on the Tracks) Non male questi Hellrazer, canadesi di Alberta, che però hanno in formazione due membri dal cognome e dai tratti somatici orientali; “Operation Overlord” è il loro terzo disco (dapprima pubblicato autonomamente, ora proposto dalla Dust on the Tracks Records) e ci offre un heavy/thrash molto tirato, ruvido, a tratti sporco, che ha qualche punto di contatto con i primi Metallica e qualcun altro con il metallo classico che più classico non si può. La traccia autotitolata, infatti, dice Judas Priest in ogni nota, e anche “Energy” ha quei tipici toni cupi e serrati dell’heavy metal inglese dei primordi. Con “The Hunting” si sconfina allegramente nel thrash puro, mentre la titletrack presenta un lavoro chitarristico di tutto rispetto. Dal canto suo, “The Phantom” presenta un notevole sviluppo NWOBHM; prima delle due bonustrack, riproposizione corretta e aggiornata di brani risalenti al 2004, “Rise of the Machines” è un altro carro armato che, senza esagerare in velocità, propone una solidità che fa pensare ai primi Metal Church. A parte la copertina non proprio splendida, “Operation Ovelord” è un prodotto ben riuscito: giusto compromesso fra la old school e le sonorità più recenti così tipiche oltre oceano, con i suoi brani (spesso lunghi ma sempre equilibrati) ci mostra ancora una volta una scena canadese accorta e sufficientemente originale per farsi notare anche qui da noi.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10