cophellyeah(Eleven Seven / Warner) Quarto album per gli Hellyeah, attivi dal 2006 e famosi per avere in formazione Vinnie Paul, ex batterista di Pantera e Damageplan con Chad Gray dei Mudwayne alla voce. La band prosegue sulla strada del groove metal coniato dagli stessi Pantera ad inizio anni ’90: chitarre compresse che sfornano riffs schiaccia sassi, un drumming potente e molto tecnico e voce urlata ed estrema. Il risultato è un lavoro godibile, nonostante il divario con gli autori di “vulgar Display Of Power” sia abissale; Chad Gray tenta inutilmente di fare il verso a Phil Anselmo ma con scarsi risultati, sia nelle parti più estreme che in quelle melodiche, anche se in un brano come la semi ballad “Moth” non se la cava male. La coppia di chitarristi Tom Maxwell e Christian Brady è affiatata e il loro riffing è davvero molto pesante e aggressivo, ma manca quel feeling southern negli assoli che rendeva unico il compianto Dimebag Darrel. Discorso a parte per Vinnie Paul, autentico motore ritmico, uno che questo genere l’ha praticamente inventato; la sua classe non si discute. I brani migliori del lotto sono l’opener “Sangre Por Sangre (Blood For Blood)”, caratterizzata da un riffing incalzante che ricorda vagamente i White Zombie e la già citata “Moth”, caratterizzata da arpeggi di chitarra puliti e da un cantato melodico che personalmente avrei sfruttato maggiormente, come ad esempio su “Hush” dove Chad Gray smette finalmente di scimmiottare Anselmo fornendo una prestazione vocale di tutto rispetto. Gli altri brani sembrano nati dal desiderio del batterista di riproporre i fasti del passato senza riuscirci, creando soltanto una pallida imitazione dei “Cowboys From Hell”. Il disco scorre piacevolmente, è abbastanza ruffiano e si ascolta senza stancare. Devo tuttavia ammettere che, vista la fama dei membri della band, mi sarei aspettato qualcosa di più.

(Matteo Piotto) Voto: 6/10