cophellyeah16(Eleven Seven Music) La sensazione è che questo nuovo album degli Hellyeah risenta delle mani di Kevin Churkon (Rob Zombie e Papa Roach). Le intemperie alla Pantera vengono accelerate e modellate sulla scorta di soluzioni alla Zombie, Ministry e anche alla Disturbed. In sostanza un sound potente e tritaossa, oltre che moderno e totalmente americano nei suoi principi. Chad Gray è in piena forma e la sua voce calza alla perfezione in ogni canzone, sia essa dai toni thrash, groove o nu metal che possano essere. Il vocalist dell’Illinois ci da dentro e arringa ogni cosa, scortato dal solito Vinnie Paul (tutti sapete che è l’ex batterista dei Pantera), il quale instaura un terrore ritmico in ogni suo colpo e nei conseguenti pattern. Bastano già Paul e Gray (il quale nei ritornelli un po’ ricorda Chuk Billy dei Testament) a segnare in modo sensibile l’innalzamento dell’asticella in casa Hellyeah. Tom Maxwell divide le parti di chitarra con Christian Brady, in formazione da un paio di anni, ma solo ora incide con gli altri qualcosa, come del resto il nuovo bassista Kyle Sanders. Il comparto corde è un ulteriore furia, i succitati tre determinano direzioni e spalleggiano al meglio gli umori della musica. Come si era annunciato poco prima dell’uscita di “Unden!able”, il compianto fratello di Paul e anch’esso un membro dei Pantera, Dimebag Darrell, riemerge in una cover di Phil Collins, “I Don’t Care Anymore”, canzone che pare sia stata registrata anni addietro dai due fratelli e prima della morte del chitarrista, e ora viene inclusa in questo nuovo album. Alcune canzoni tentano di presentarsi con una sostanza musicale più pacata, nonostante ogni pezzo sia poi dirompente, come nel caso della cover e di “Leap of Faith” o “Love Falls”.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10