cophelzgloriam(Misantrof ANTIRecords) Come la fortezza eretta da un’antica religione, dove le mura sono un rifiuto verso il mondo oltre che una difesa. Per gli Helzgloriam la religione è Satana e il caos, il rifiuto è verso il cristianesimo, l’islamismo e il giudaismo. Le mura sono un black metal sinfonico. Un atteggiamento consueto in Europa o altri continenti, più difficile esibirlo in un paese dittatoriale come l’Iran. Chi siano gli Helzgloriam lo si legge dalle note della Misantrof: il fondatore Attila Magnus, voce e chitarra, è accompagnato da Seraphimouz Nazarene basso, Ophinion, tastiera, Agzaroth, batteria, e i quattro con la propria musica portano il messaggio degli antichi culti delle civiltà persiane. Concetti di conoscenza, di illuminazione e di opposizione alle dottrine religiose. È così che Satana diventa il simbolo di reazione alle religioni. Del resto la radice della parola satana è ebraica e vuol dire ‘oppositore’. Come riescano a suonare questo ottimo black metal e con tematiche non apprezzabili dagli ayatollah non è dato saperlo. Vivono all’estero o sono rampolli del regime, liberi di vivere fuori dalle restrizioni gli Helzgloriam? Al di là delle insinuazioni la band affila le armi sonore attraverso un black metal dalle strutture molto chiare, limate da una buona produzione e da un livello sinfonico che sorregge i passi principali dei pezzi attraverso l’esibizione di tastiere non pesanti, suggestive e dall’epica inusuale, nel senso che non sono le solite melodie di tipo nordico. Le note che le costituiscono sono diverse e raggiungono un carattere maestoso e distintivo. In “Infernal Monarchy” spuntano diversi mid- tempo che scandiscono i pezzi, come in “Carnevous Prayer” e “Deconstruct Satanus Knowledge”, canzoni poderose e con una tempistica quasi alla Darkthrone, mentre le atmosfere create dai synth esprimono un black metal che rievoca secoli di civiltà persiana, ma anche una certa spiritualità e un misticismo universale. “Hex Propaganda” è una canzone dal carattere marziale e ricorda le invettive guerrafondaie dei Satyricon. La qualità grava ovunque in “Infernal Monarchy”, le canzoni scorrono fluide, sussurrano le vestigia di un tempo, la consapevolezza della conoscenza e della scoperta, ma attraverso un sound forte, scontroso e nel segno dell’oppositore per antonomasia.

L’album è scaricabile gratuitamente presso la Misantrof ANTIRecords QUI

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10