cophereticsdream(Autoproduzione) E’ incoraggiante trovare una band esordiente che si impegna a formulare un riffing che dia vita a delle strutture. Un sound per una sua buona parte ancora acerbo, ma non per questo incapace di comunicare quel sottile e continuo senso di varietà nell’architettura musicale. La band italiana propone alla voce Francesca Di Ventura, la quale vive in Inghilterra come l’altro co-fondatore, il chitarrista Andrej Surace. L’opener “Forgiveness” propone una band dal sound chiaro, con distorsioni graffianti, ritmiche solide e ben modellate, anche dal basso. “She Said” mi mette di fronte ai primi aspetti che poco mi hanno convinto in questo “The Unexpected Move”. La canzone usa toni docili e la voce di Francesca appare troppo melensa. Ovviamente la band dopo essersi giocata la carta del brano parzialmente lento e con feeling (da segnalare anche “Honey I’m Home”), rialza i toni e aumenta la consistenza del songwriting nelle canzoni successive, ma devo riconoscere che la Di Ventura non mi convince. La sua voce diventa persuasiva quando alza le tonalità ed evita i toni melensi, altrimenti per quanto possa essere vicina a frequenze celestiali, sembra poco incline per questo genere. “Golden Cage” svela un lato rock/metal nella band, cioè una linea solida ma scorrevole (ma anche qui la cantante non sempre è ben calata nella sua parte). Gli Heretic’s Dream in realtà non si muovono su aspetti unicamente prog-metal, non è inusuale dunque ritrovare in giro pezzi o passaggi suonati con minor foga e potenza. Su tutti “Shades of Grey”. “Through The Unlocked Door” mi ha ricordato i Lacuna Coil, curiosa “Hollow”, nella cui prima metà si esibisce un flauto suonato alla maniera di Ian Anderson dei Jethro Tull, mentre nella seconda si svolge tutto in modalità ovviamente progressive, ma in totale scioltezza. La band si esibisce di base a Londra, pur facendolo spesso anche in Italia, in modo da trovare la giusta strada per fare carriera. Quello che penso è in buona parte espresso e in conclusione aggiungo che l’album ha di sicuro momenti d’interesse e che faranno guardare con fiducia al prossimo futuro, cioè settembre, quando uscirà il nuovo album. Resta però da chiarire come utilizzare al meglio la voce della Di Ventura (la vedrei bene nel pop o al massimo nel gothic metal) e come essa saprà fornire in le giuste interpretazioni nel contesto musicale dei suoi amici.

(Alberto Vitale) Voto: 5,5/10