copHereticsDream(VideoRadio) Musicisti molto, molto in gamba. Ogni ascolto di questo disco mette in evidenza l’ottima capacità di ciascuno dei quattro (recentemente diventati cinque) membri. Genere? Difficile spiegarlo, e spesso queste cose finiscono nel calderone del prog, ma la verità è che Francesca (la singer) e compagni si dedicano a qualcosa di complesso e ad ampio raggio: c’è atmosfera gotica, c’è pesantezza, ma c’è anche una componente melodica intensa, alle soglie del pop, mentre il reparto chitarre riesce a toccare livelli virtuosi. Tuttavia gli oltre cinquanta minuti di musica (undici pezzi) non mi convincono … a livello globale. Mettono certamente in mostra l’imponente voce di Francesca, molto melodica, molto potente, perfettamente in grado di fare una spietata concorrenza a molte colleghe del settore metal gotico, viene esaltata la chitarra di Andrej e la struttura delle canzoni è sempre complessa, tecnica, dinamica. Band di ottimi musicisti dicevo, con dei guest secondi a nessuno: Terence Holler (sulla ballad “Fighting Time”, con una performance stupenda) , e Gabriele Caselli degli Eldritch, tanto per citarne alcuni. Bella “Believing in you”, con quel flauto e quell’atmosfera rilassata molto coinvolgete. Bella anche la ritmata “Shockwave”, e molto convincente anche “Connections”, dove la vocalist crea una atmosfera dentro l’atmosfera. Ma rimane quella mancanza di “livello globale”. Cosa manca, dunque, al secondo album di questa band per essere più impattante e coinvolgente? Forse una più chiara e determinata linea musicale. Forse l’esaltazione di quelle ampie doti musicali per allontanare questo progetto da paragoni con Evanescence e Lacuna Coil. E forse anche una direzione unica, dove non vengono esaltati i singoli elementi (è una band, non il lavoro solista della cantante o del chitarrista) ma viene espressa la creatività di tutto il gruppo. Piacevole ascolto comunque, sicuramente perfetto per i fans delle sopra citate bands o per chi ama una marcata espressione del timbro vocale femminile (sulla scia di Tarja Turunen, solo che Francesca è molto, molto più versatile e potente). Le basi sono comunque ottime e si tratta sicuramente di una band da tener d’occhio, in quanto credo sia in piena evoluzione, quell’evoluzione dove le potenzialità nascoste si possono concretizzare con efficienza.

(Luca Zakk) Voto: 6/10