(Debemur Morti Productions) L’album “Aeternum” è il terzo in dodici anni per i danesi Hexis che approdano in Debemur Morti, etichetta con un certo riguardo verso il metal dalle fattezze oscure. Hexis miscelano elementi post black e groove metal con l’hardcore. Il loro sound è avvolgente ma granitico, fragoroso quanto teso a produrre raffiche di diverse intensità. Il cantato del mastermind Filip Andersen è un urlare arso e disperato, ben calato in queste atmosfere annerite e frementi pervase da ondate massicce e maestose. “Exhaurire” riporta alla luce elementi doom. tra colpi possenti, chitarre spiritate e dilatate che creano atmosfere ritualistiche. Tra i pezzi più singolari insieme ad “Accipis”, una sorta di maelstrom sonoro che coinvolge black metal e hardcore punk in una sequenza levigata, senza increspature ma selvaggia come non mai. “Aeternum” presenta dodici pezzi e il loro minutaggio è variabile. Si pensi che un paio di pezzi non arrivano di poco al minuto e mezzo e gli altri sono tutti diversi in fatto di durata. Ad ogni modo, la qualità quanto l’idea creativa degli stessi pezzi è tenuta costante lungo il corso dell’album. “Aeternum” è una dimensione minacciosa nella quale angoscia grava sulle note che la compongono. Allo stesso tempo questa dimensione ha poca attitudine alla melodia e alle strutture leggere. Un maelstrom appunto che travolge e tira giù ogni cosa.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10