copHighwayDream(Street Symphonies Records / Andromeda Dischi) Primo full length, a distanza di cinque anni dal mini “Born To Be…” per gli Highway Dream, band Cremonese nata nel 2008. Il loro stile pesca a piene mani dall’hard rock degli anni ’80, con sonorità robuste che in alcuni frangenti mi hanno ricordato i primissimi Skid Row. La partenza è affidata a “Unbelievable”, caratterizzata da un riff corposo e cadenzato che, nonostante il ritmo non sostenuto, si rivela ugualmente coinvolgente e adrenalinica. La successiva “Don’t Let You Die” è più blues, con parti di chitarra prese di peso dagli Aerosmith e un’ottima prova della cantante Isa. Un riff stoppato potentissimo dà il via a “Highway Dream”, song che sfocia in un ritornello radio friendly senza che l’impatto ne risenta minimamente. “Many Reasons” comincia con un riff estremamente aggressivo, sostenuto dalla forsennata batteria in doppia cassa di Max e gai virtuosismi di Gheghe al basso. Dopo questo inizio arrembante, il brano si assesta su un massiccio mid tempo, sul quale Isa dimostra tutta la sua versatilità. “Let Me Be Your Breath” è una dolce ballad che non rinuncia alla potenza, col basso che non si limita al mero accompagnamento, anzi, pompa che è un piacere a sostegno degli arpeggi da parte del bravo Roby, abile nelle parti acustiche, letale in quelle distorte, con riffs taglienti e catchy, come nel caso della title track, dal riffing class metal alla Dokken, impreziosita da un grandissimo assolo. “Like An Earthquake” è un pezzo vicino stilisticamente ai Guns’n’Roses, con il basso nuovamente in evidenza, soprattutto nella prima strofa. Chitarre più aggressive su “Falling Down”, dal riff portante stoppato, mentre nel ritornello è più punkeggiante, per diventare più vicino alla NWOBHM” in prossimità dell’assolo. “Some Stars” parte come una romantica ballad acustica, ma poi sterza in un un nuovo mid tempo gradevole, ma non eccezionale. Decisamente più energica “Born To Be A Rock Star”, veloce, coinvolgente e ricca di cambi di tempo, perfetta per concludere questo album che mette in mostra tutto il talento di una band che ha tutte le carte in regola per sfondare.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10