(Rock CD Records) Secondo album per Hiranya, formazione spagnola dedita ad uno stile ibrido tra melodeath, metalcore e richiami gothic. Musicalmente ci troviamo infatti su territori cari a In Flames e Dark Tranquillity, con un ottimo bilanciamento tra riffs incalzanti e parti melodiche ben inserite. Rispetto al debutto “Breathe In”, il nuovo disco vede la band spingersi in direzioni più estreme, sia per quanto riguarda il lato aggressivo che quello melodico. Questo è reso possibile dalla voce molto versatile di Sara Bowen, in grado di passare con nonchalance dal growl profondo a vocalizzi alla Lacuna Coil. Un disco che quindi sa aggredire ed emozionare allo stesso tempo. Da migliorare a mio avviso la pronuncia della lingua inglese, mentre un altro difetto è nella produzione. Il suono è fin troppo pulito e perfetto, quando un po’ di sporcizia avrebbe sicuramente giovato alla proposta dei madrileni. Un lavoro comunque ben strutturato, che riesce a coniugare partiture estreme e romantiche melodie.

(Matteo Piotto) Voto: 7/10