(Svart Records) Ho un rapporto di amore ed odio con le uscite della Svart Records. Da ascoltatore di musica, trovo le uscite per questa etichetta assolutamente geniali e quasi sempre esaltanti. Le difficoltà iniziano quando devo indossare i panni del recensore, perché non so mai cosa cavolo scrivere. Un esempio lampante di quanto detto sono i finlandesi Hisko Detria, autori di un album impossibile da catalogare, estremamente ostico ma allo stesso tempo accattivante. “Mal Du Siècle” è composto da quattro pezzi, l’ultimo dei quali dura quasi diciannove minuti che trascorrono senza mai annoiare, riuscendo a spiazzare l’ascoltatore ad ogni passaggio. Si potrebbe descrivere la musica di Hisko Detria come un mix tra kraut rock, psichedelia, space rock, inserti jazz e molto altro. Immaginiamo per un attimo una folle jam session tra Hawkwind, Jefferson Airplane, King Crimson e Tangerine Dream; il risultato potrebbe avvicinarsi in maniera abbastanza esatta alla musica proposta dai nostri. La lunghissima “Sugar Hill” alterna accattivanti parti ritmate ad altre di pura sperimentazione rumorista, mentre “Cul de Sac / Secret Sound” parte come un pezzo jazz quasi da piano bar per poi evolversi in qualcosa di più atmosferico ed horrorifico. Un album complesso, lontanissimo dalla classica forma canzone costituita dalla triade strofa-ritornello-solo. Quattro brani decisamente folli, che richiedono svariati ascolti per essere recepiti. Eccezionali ed inclassificabili.

(Matteo Piotto) Voto: 9/10