(Non Serviam Records) È brutale questo sound che tuona con fragore dalla fredda Svezia. Terzo capitolo per una band che si rinnova profondamente: nuovo batterista, ovvero Nils ‘Dominator’ Fjellström (dei Nordjevel, tra le altre band, oltre che ex-Dark Funeral), nuovo vocalist e autore dei testi, Talon (Cemeterius, ex Bloodshed), ed il bassista estone Dipa (ex Bloodofjupiter). Con a capo il solito Evgenerator (musicista lettone, aka Furious), gli Hladomrak (moniker che deriva dalle lingue slave, ‘Хладомрак’, espressione che significa ‘fredda oscurità’) sputano in faccia quasi quaranta minuti di intensità sonora, di black metal tendenzialmente tradizionale ma farcito di dettagli personali, i quali regalano groove, divagazioni di chitarra che strizzano l’occhio al death metal, il tutto dentro un mix corposo, carnale, tanto brutale quanto avvolgente. Interessanti quegli arpeggi dissonanti che emergono spesso dai riff mid tempo pulsanti (cosa che per esempio emerge con “Tiethu’m”). Travolgente ed inquietante“Wistarbor”, piacevolmente contorta “I Zinew”, tagliente “Asterial Well”, tendenzialmente epica la conclusiva “Niel’n”. Un black metal potente ma con sonorità ad ampio spettro: gli Hladomrak non hanno paura di osare, di sperimentare, di uscire dai confini imposti dai parametri tradizionali, evolvendo il black, senza sconfinare nel blackned, risultando tanto intensi quanto identificativi e personali.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10