(Throats Prod.) Sound sporco e dirompente, propenso a riff netti e ruvidi che restano impressi nella testa. I francesi Hoeverlord abbinano qualcosa come i Darkthrone della seconda metà degli anni duemila, alla voglia di esprimere testi legati al bondage, il masochismo e a tutto l’universo BDSM. Ne nasce musica estremamente lercia, sparata a mille nel più dei casi, salvo per sterzate verso andature in mid tempo o almeno non lanciate. Per esempio la canzone “In Chastity” è proprio strutturata tra i tanti cambi di ritmo, dai quali emergono la gamma di riff. Per quanto la band si presenti ruvida e sfacciata, non demorde da un sound generato in continue progressioni, cambi, alternanze nelle maglie del riffing. Circa cinquanta minuti di black and roll, con qualche lieve puntata hardcore, battezzati dalla sorprendente “Nekro Patriarch”, una canzone che sembra molto più vicina agli Impaled Nazarene che ad altro. Non l’unica, visto che la title track sortisce più o meno gli stessi effetti.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10