cophollowhaze(Scarlet/Audioglobe) Non è passato neanche un anno dal precedente “Poison in Black” e gli Hollow Haze pubblicano già il loro quinto album: ai vicentini si è aggiunto un vocalist di assoluto prestigio come Fabio Lione, e devo dire che “Countdown to Revenge” rappresenta il definitivo salto di qualità per questo gruppo che seguo dagli esordi su My Graveyard Productions. Nel corso degli anni il sound si è fatto sempre più potente, e posso dire che ora è giunto a piena maturazione: il power sinfonico si mescola a spunti progressive come nella migliore tradizione italiana, dai Labyrinth ai Vision Divine. “Watching in Silence” è un’opener incredibilmente solida, che non punta sulla velocità (come fanno quasi tutti) ma sulla sostanza: giri di tastiere solenni, un refrain al bacio e l’interpretazione aggressiva del sempreverde Lione sono i punti di forza del brano. “Still alive” brilla anche per il contributo dietro al microfono di Rick Altzi, il nuovo singer dei Masterplan, mentre ha un’aura cinematografica “No Rest for the Angels”. Terremotante, e ancora una volta guidata da tastiere pompose, “We must believe”, mentre “Il Tempo del Fuoco” fa pensare agli ultimi Rhapsody of Fire non soltanto per il titolo e per i versi cantati in italiano, ma anche per il taglio del sound (direi anzi che la batteria sul refrain è quasi una citazione dal brano “Dawn of Victory”). E che dire della titletrack? Un monumento di quasi nove minuti alla capacità dei nostri di creare atmosfere avvolgenti e allo stesso tempo trascinanti, che risultano piene di sfumature anche dopo diversi ascolti. Nell’ambito del made in Italy, sicuramente uno dei prodotti di punta che mi sia capitato fra le mani quest’anno.

(Renato de Filippis) Voto: 8/10