cophollowhaze(Scarlet Records) Dopo lo strabiliante “Countdown to Revenge” (recensito QUI), i veneti Hollow Haze tornano (quasi) immediatamente sul mercato con il sesto full “length” in nove anni. Fabio Lione, ahimè, non è più della partita, ma per evitare che qualcuno potesse rimpiangerlo la band si affida ad addirittura cinque (!) guest singer: Mats Leven dei Candlemass, Rick Altzi dei Masterplan, la sempreverde Amanda Sommerville, Ivan Giannini dei Derdian e Claudia Layline dei Serenade. Il risultato è praticamente una metal opera! “Rain of Fire Lights” presenta tutta la velocità del power doppiocassato, ma anche interessanti spunti sinfonici che avvicinano il risultato finale ai Kamelot. Incalzante il ritornello di “Created to live”, mentre la solida “An ancient Story” fa pensare ai migliori Masterplan. “Night is calling” unisce alla perfezione elementi sinfonici e la tradizione del power europeo; splendida “Angeli di Fuoco”, che rielabora con personalità stilemi sfruttati dai Rhapsody of Fire (a partire dalle strofe cantate in italiano). “Lance of Destiny” è un altro carrarmato melodico di rara finezza; si chiude con l’epica sofferta di “Gate to the Eternity”, scandita da un altro ritornello vincente. Un ottimo disco che ha il solo ‘problema’ di succedere a un disco eccellente.

(René Urkus) Voto: 7,5/10