copHornwoodFell(Avantgarde Music) Dannatissimo black metal made in Italy. Poche divagazioni, pochi modernismi: semplicemente atmosfera tetra, impenetrabile con esaltazione totale della decadenza. Ma a differenza del filone black low-fi ed underground tipicamente sporco e devastato, gli Hornwood Fell propongono un’elevatissimo livello tecnico il quale oltre ad emergere nei riff violenti e nel drumming d’assalto, compare nelle varie divagazioni atmosferiche che in questo disco sono affidate anche alla chitarra classica, suonata con precisione, calore e resa dinamica di prim’ordine. Ma quando non c’è l’atmosfera a trasportare la mente dell’ascoltatore, è un concetto di pura brutale violenza, sempre curata, ma comunque pericolosa: non mancano devastanti blast beats, non manca uno scream furioso e privo di umanità; un black metal quasi come quello delle origini, se non fosse per quella costante componente tecnica, quegli inserti che quasi timidamente si propongono per elevare la resa globale verso il successivo livello. Mostruosa la lunghissima “Meca”. Geniale “Vinterfresa pt.1” che sfocia su “Vinterfresa pt.2” con quella chitarra classica che esalta dolore e sofferenza. “Mutavento” contiene riff letali, capaci di penetrare nelle carni per creare inguaribili lacerazioni. Tanto stile nordico, tra l’altro dichiarato. Ma tanta genialità italiana. La violenza diventa un’arte sopraffina, da perpetrare con cinismo, premeditazione e chirurgica precisione.

(Luca Zakk) Voto: 8/10