(Earache Records) Antico. Oscuro. Introverso. E’ la definizione del sound degli americani Hour Of 13, giunti al terzo full length. Ritorna Phil Swanson alla voce, e la band si riduce ad un duo, con Chad Davis che si occupa degli strumenti. Massicciamente influenzato da un rock/metal classico, questo album si colloca direttamente tra le migliori produzioni doom, offrendo tematiche oscure, un suono pesante, cupo tipico di bands come i Black Sabbath e Witchfinder General. Tra l’altro il timbro di voce di Phil ricorda vagamente Ozzy Osbourne (specialmente nella molto ben riuscita “Who’s to Blame?”), completando quindi un cerchio di sensazione inquietanti, dove tutto appare sofferto, disperato e soffocante. “The Burning” è un perfetto esempio del feeling doom-retro del duo. “Rite Of Samhain” accresce quella dose heavy metal classico, offrendo un assaggio della soglia di equilibrio tra i generi che il progetto riesce sapientemente offrire. Canzoni come “Deny The Cross” riescono a rendere attuale uno modo di suonare che appartiene al passato, dimostrando la personalità degli Hour Of 13, i quali risultano davvero attuali, interessanti ed appetibili. “333”: mezzo numero della bestia; metà redenzione e luce, metà dannazione, negazione della speranza e perdizione.

(Luca Zakk) Voto: 7/10