cophouston(Livewire/Cargo Records) Semplice e classico AOR fatto in Svezia. Hank Erix, voce, Ricky Delin, tastiere, Freddie Allen, batteria si muovono in questo nuovo album nel segno della tradizione AOR, come del resto lascia capire la copertina, molto simile per stile a quelle dei Boston, rimarcati anche nel sound, insieme ai Foreigner e Journey. Manna per gli amanti del genere (vedi “I’m Coming Home”, spudoratamente abbracciata ai cliché del genere), anche per via dei suoni calibrati nella piena purezza del genere e con canzoni incalzanti, melodiche e a volte ricche di potenza, con scorci davvero brillanti e che sanno far piacere “II” senza mezzi termini. “Talk to Me” sembra un remake della new romantic pop anni ’80 e con un leggero tocco nei cori vagamente spirituals. Le chitarre sono morbide, gemelle delle tastiere preponderanti in questo sound levigato ed espresso dagli Houston grazie all’aiuto di un bel po’ di musicisti, come il bassista di Soufian Ma’aoui, Tommy Denander, il chitarrista Calle Hammer, Jay Cutter e un bel po’ di coristi. Essenzialmente è molto vocale questo lavoro, Erix svetta, si esibisce, il palco è il suo e il resto è una gradevole cornice che rimarca le melodie principali, ma non mancano buoni assoli e contrappunti dalle sei corde. Allegro, pieno di vita, un sound fatto con l’espansione di uno stile rock poderoso ma incredibilmente sinuoso, elegante e romantico.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10