(Punishment 18) Già recensiti dal direttore Alberto Vitale per “December”, i marchigiani Ibridoma tornano in pista per un album – il quinto della loro discografia – di graffiante e moderno power metal. “Sadness comes” parte a mille con aggressività e riferimenti ai Nevermore, ma a un attempato come me ha ricordato anche i Rage più roboanti. Convincente l’andamento ritmato ed energico di “T.F.U.”, mentre abbiamo titolo ed evocativo refrain in italiano per “Di nuovo Inverno”. La melodia si presenta improvvisa (e gradita!) nella titletrack, poi si succedono altri brani graffianti (“My Nightmares”) e al limite del power/thrash (“Terminator”), fino alla forse troppo leggera ballad “I’m broken”, poco amalgamata con il resto. Anche un minutaggio più corposo avrebbe giovato a “City of Ruins”, che comunque è un disco di tutto rispetto, ben calibrato e prodotto con una buona esaltazione dei suoni più potenti.

(René Urkus) Voto: 7/10