(Pure Steel Records) Con una presenza scenica importante, i canadesi Ice Vinland affidano la ristampa in vinile del proprio secondo album (uscito l’anno scorso) alla Pure Steel Records. I nostri si presentano come epic metal band, ma nel loro sound in realtà c’è qualcosa di più e qualcosa di meno per rientrare in questa definizione. Dopo la bathoryana intro “Reign of Gods”, che sembra venire direttamente da “Nordland”, “Asgard’s Hymn” mantiene un qual certo tono viking/folk, soprattutto nei momenti lenti e acustici, ma gli elementi epic/heavy metal sono certamente preponderanti: gli Ice Vinland, per capirci, sono molto più vicini ai Visigoth che agli Ensiferum. Lo dimostra la successiva “Devilish Road”, un brano martellante che starebbe bene in un disco dei Jag Panzer; fluviale (ma forse anche un po’ prolissa: dura poco meno di 8 minuti) “Patriot’s Song”, brano di tradizione epica ma che sa essere anche spigoloso. Con “The Greek Present”, brano sviluppato su un lentissimo e solenne crescendo, si pensa ai Battleroar; oltre nove minuti per la fluviale “One Day we shall be free”, dotata dei passaggi più ruvidi. Con una durata leggermente inferiore, “Asgard Steel” sarebbe stato più fruibile, ma nel disco c’è di che nutrire la vostra anima guerriera.

(René Urkus) Voto: 7/10