(Dark Essence Records) Ecco che la Dark Essence sale in cattedra per insegnare un altro capitolo di storia, la storia della musica estrema. Ai più, questi If Nothing Is possono risultare sconosciuti, dopotutto hanno pubblicato un solo album, omonimo, ben sei anni or sono. Il progetto è un’idea di Lars Emil Måløy, il bassista dei Dødheimsgard, un’idea nata nel 2008 e poi concretizzatasi solo anni più tardi, anche con l’aiuto di Vicotnik, il fondatore dei Dødheimsgard stessi. Assieme a Lars, è presente in line up anche Vegard M. Berg (Saligia) e questa perla di sonorità deviata è rimasta fino ad ora relegata nel triste e asettico mondo della pubblicazione digitale. Ma la Dark Essence, per l’appunto, vuole insegnare, vuole divulgare la conoscenza pubblicando finalmente questa gemma di musica estrema ed eclettica nei meritati formati fisici! Ovviamente nuova copertina, un completo remaster e un totale remix, il tutto per dare la visibilità a questo tesoro rimasto troppo a lungo celato. “If Nothing Is” è un album di una complessità stratosferica: nulla è prevedibile, non c’è nessuno schema preimpostato. Un assalto frontale a base di blast beat può lasciare improvvisamente il posto al prog anni ’70, farcito da linee di basso calde, organi e sassofoni. Il black metal esplode fragorosamente, dando poi spazio a death e thrash, jazz… il tutto con un livello tecnico spaventoso. Growl, voci corali, scream, recitazione. Brani quali “Juvenihil” o “Dominant Outlaw Nation” sono uno scrigno pieno di sorprese improvvise che solo un amante di un genere avantgarde progressivo esagerato, nonché attento ai dettagli, può arrivare a capire e amare alla follia. Momenti teatrali. Ritagli di virtuosismo alla sei corde. Jazz. Blues. Pop. Death. Black. Thrash. Speed. Prog moderno e tradizionale. Rock di ogni tempo. Heavy metal di ogni epoca. Pendii sonori ostili sui quali solo bands come Cynic, Sadist o gli stessi Dødheimsgard hanno osato inerpicarsi. “If Nothing Is” va oltre, muta forma, avvolge e respinge l’ascoltatore con la stessa micidiale forza. Un insieme di brani labirintici, capitoli di un percorso diabolico, perverso, estremamente stimolante, oscenamente eccitante. Un album che si diverte a suonare diverso ad ogni singolo dannato ascolto!

(Luca Zakk) Voto: 10/10