(My Kingdom Music) Decadenti, tetri, malinconici, teatrali; una entità che abbraccia metal, rock, doom, dark metal e post metal. Ignis Absconditus è il nuovo mondo malato concepito dalla vocalist Noctuaria (Nebrus, Urticant, Flusso Delirante Persecutorio) assieme Henry Der Wanderer (anche noto come H.D.W., Mortifero o Archvile, anche lui in Nebrus, Urticant, oltre che Nott ed Ad Omega) e questi dieci brani hanno una capacità di coinvolgimento travolgente, ipnotica, dannatamente magnetica. “Shadows” fonde una decadenza atmosferica ad un groove pulsante, ottantiano, doomy, mettendo subito in mostra aspetti teatrali inquietanti. Favolosa “Mr. Smith”: un tiro pazzesco, ancora anni ’80, ancora groove, linee di basso calde, dettagli synth suggestivi, mescolando qualsivoglia genere dark ad una componente indubbiamente metal. Imprevedibile il dark rock di “Wolfheart”, mentre una impostazione sonora vibrante rende “Lucid Madness” eccezionalmente fremente. Si varcano i cancelli di dimensioni horror con “Carousel Of The Departed”, c’è un aggressivo trionfo della decadenza con “Seagull’s Laughter”, mentre l’italianità della band si fa sentire nelle sonorità dark doom di “Weight Of Knowledge”, verso quella camera delle torture della quale la conclusiva “Chasm Of Deceit” sembra voler essere la colonna sonora. Rockeggianti come i grandi degli anni ’80, decadenti come le icone del doom, perversi come le migliori sountrack horror della nostra penisola, incisivi come i Christian Death, stravaganti come band alternative, progressive e soprattutto avant-garde, tanto che è impossibile non pensare -con piacere- a Ved Buens Ende o Vultures Industries. Noctuaria e Henry Der Wanderer hanno indubbiamente avuto una idea geniale e questo “Golden Horses Of A Dying Future” è tanto diretto quanto contorto, tanto misteriosamente intrigante quando straordinariamente sfacciato!

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10