cop ILVUOTO(Satanarsa Records) Che gioia scoprire che per trovare, finalmente, del doom dalla forte personalità non bisogna poi spostarsi di molto. E’ difatti italiano fin dal nome questo gruppone. Si perché signori, se c’è un genere difficile da far evolvere, beh quello è senz’altro il Doom. Con ordine: dopo due demo usciti appena nel 2015 i nostri approdano su etichetta. E aggiungerei meritatamente anche. Sette tracce insolitamente discontinue nella lunghezza (da appena due minuti a oltre dieci) per un album che invece è un continuum di suoni alterati e pesanti, distorti e lacerati, compresa la voce. Ne risulta chiaramente una musica pesante oltre le aspettative e con uno strano appeal sonoro e atmosferico che unisce solennità a brutalità, misticismo a sacralità, magniloquenza a immediatezza. Suoni eleganti ed eterei si intermezzano con le parti oscure sopra descritte per un amalgama sonoro che risulta piacevolmente inedito. A dispetto del nome… Pieni.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9,5/10