(Massacre Records) A differenza di molti colleghi, ho sempre avuto un ‘debole’ per gli Imperia (lo dimostro ad esempio QUI, recensendo il precedente disco): la band di Helena Iren Michaelsen mi sembra svettare nel panorama gothic, se non per originalità (cosa forse oggi impossibile), quantomeno per capacità di scrivere buona musica e creare belle atmosfere. Confermo il mio giudizio approcciandomi al sesto album della band, “The Last Horizon”. La scaletta è ben lunga, tanto che il platter viene pubblicato su doppio CD: tredici brani e una versione pianistica di “Let down”, originariamente apparso su “Secret Passion”, del 2011. “Dream Away” apre il disco con energia, senza apparire come ‘il solito brano gothic’: si va dai vocalizzi operistici a un impianto symphonic aperto, passando per un refrain boombastico alla Epica. Begli influssi folk in “Starlight”; “To Valhalla I ride”, naturalmente, ha suggestioni nordiche ed epiche, e giunge a ricordare i Leaves’ Eyes (è la stessa impressione che si ha con la giocosa “Dancing”). Più alla Nightwish, grazie anche a un vago retrogusto folkish, “Flower and the Sea”; grandi emozioni con la ballad sinfonica “While I am Still Here”, che però forse risulta troppo lunga (quasi otto minuti!). Helena dà il meglio di sé con il cantato tecnico, ma anche emozionale, di “I Still Remember”; non poteva mancare, con “The Other Half”, una incursione in territori più cinematografici. Che posso dirvi, a me quest’ora e un quarto di gothic/symphonic metal convince, e non poco!

(René Urkus) Voto: 8/10