(Nuclear War Now! Productions) Gli Impurity sono un prodotto della scena metal brasiliana. La formazione vede i suoi natali sul finire degli anni ’80, sviluppando poi una carriera estremamente produttiva, arrivando poi a realizzare diversi album. I Sex Messiah sono giapponesi e questo trio vede una chitarrista, Moenos, il bassista Revolt e Sonicriot, cantante esagitato che è stato coinvolto in svariati progetti, tra i quali gli allucinati Terror Squad e una collaborazione con i Sabbat. I primi si rifanno ad un ruvido e primordiale black metal, che mischia Venom, Hellhammer, Messiah e cose del genere. I tre brani degli Impurity sono eseguiti con tecnica selvaggia, ruvida. Canzoni grossolane e scarne e pur capaci di diverse variazioni, mai eccessivamente rifinite e spedite e massacranti in ogni situazione. Roba ruvida e underground e con una cadenza del riffing ispida, certamente black, nonostante poi alcune melodie facciano venire in mente il death metal o almeno quel genere di atmosfera. Il trio è lanciato e violento e non bada a rifiniture certosine. I Sex Messiah in un certo senso sono sulla stessa linea, ma i tre esprimono un sound ancora più crudo. Le quattro canzoni sembrano il frutto di una registrazione in presa diretta. La chitarra è possente, il drumming ha un sound ‘inscatolato’ e la voce è uno scream bruciato, roco. Il tutto si presenta attraverso diverse variazioni e rallentamenti disseminati nelle tante sfuriate dei giapponesi. Split underground, essenzialmente votato a un estremismo cupo e con uno scenario sonoro da cantina.
(Alberto Vitale) Voto: 6/10
