(Supreme Chaos Records) Settimo disco per gli svedesi In Mourning, i quali continuano questo percorso con una line up ormai molto stabile da tanto tempo, batterista a parte, visto che la sedia dietro le pelli è stat recentemente occupata dal tedesco Cornelius Althammer (Ahab, Dead Eyed Sleeper). La formula non cambia: melodie malinconiche, in perfetto stile svedese, il tutto con una overdose di riff pesanti, graffianti, pungenti, poi esaltati dalla doppia linea vocale, growl e clean, che Tobias Netzell e Björn Pettersson sono in grado di offrire. È difficile resistere alla potenza drammatica di “As Long as the Twilight Stays”. Suggestiva “Silver Crescent”, tagliente e super malinconica “The Sojourner”, introspettiva e in certo senso super partes ”Moonless Sky”, quasi una favolosa divagazione, quasi un intermezzo che porta alla tuonante, epica e diabolica “Staghorn”. “North Star” brilla di luce propria, prima della conclusiva “The Hounding”, un brano complesso, intenso, molto lungo e deliziosamente penetrante, se vogliamo meravigliosamente riassuntivo di cosa sono gli In Mourning dopo 25 anni di meritata carriera. Un disco ricco di suggestione, di impatto, di momenti emozionanti, con un perfetto equilibrio tra aggressività ed espressività di sentimenti personali, intimi, provenienti dalle emozioni più nascoste dentro l’io di ogni individuo. “The Immortal” non va ascoltato, va percepito, va capito, va assorbito, cercando di recepirne la dimensione emozionale e sentimentale, qui semplicemente grandiosa!

(Luca Zakk) Voto: 8/10