(Xtreem Music) Questi spagnoli sono un esempio di come in questa musica chi ci crede, prima o poi, ci riesce. Scioltisi nel ‘98 e riformatisi ben quindici anni dopo, questi musicisti sono al secondo album in carriera. Il lavoro si apre con “Death Train”, classica traccia in stile death metal svedese, così come tutto l’album. Aggiungiamoci una componente epica tipica dell’ambiente musicale mitteleuropeo e si avrà una idea abbastanza precisa dell’opera, per la verità abbastanza lineare lungo tutto il suo svolgersi. Ma c’è pure del progressive nelle 14 tracce proposte, come se i Dark Tranquillity avessero improvvisato una session con i Dream Theater più acerbi. Il tutto però senza la spontaneità dell’improvvisazione. La sensazione infatti è che i nostri si siano presi del tempo per fare le cose per bene, sopratutto a livello compositivo. Il disco fila liscio senza particolari cali qualitativi. Pur mancando un po’ di personalità, il lavoro si fa notare per la limpidezza nel suono e nella produzione. Se questo era un rodaggio per riscaldare i muscoli, diciamo pure che l’allenamento è andato a buon fine.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10