copincursed2copincursed3(Autoproduzione) Preceduto dall’ep digitale “Beer Bloodbath” (che però voleva soltanto suscitare nuovo interesse per la band, dato che praticamente tutti i brani presenti o erano già stati pubblicati, o si trovano sul nuovo disco), ecco il nuovo full-“length”, il terzo, degli spagnoli Incursed, dediti a un battle metal dai toni molto epici e potenti. Rispetto al precedente “Fimbulwinter”, recensito QUI, i passi in avanti ci sono stati, e anche assai significativi: tutto quello che manca alla band è ora un po’ di personalità in più per uscire dal calderone. “Heart of Yggdrasil” mescola oscurità e allegria in modo simile a come fanno i Finntroll, anche se il refrain è molto maestoso; l’epicissima “Raging Wyverns”, con ampi momenti acustici, non può che far pensare agli Ensiferum. Alla band finlandese si ritorna col pensiero anche con “The undying Flame”, un altro pezzo lungo e fluviale, con la solennità di “Old Man” o “Eternal Wait”. “Beer Bloodbath” è il già citato singolo: ovviamente un pezzo scanzonato, con un giro ancora una volta Finntrolliano… anche se, devo dire la verità, mi è sembrato il brano più debole del disco, e anche quello che spezza la continuità della scaletta. “Joetnar” è la canzone più bathoryana, anche se i giovani penseranno principalmente ai Turisas (soprattutto per il coro finale); con “Ome among a Million” abbiamo l’immancabile suite di oltre dieci minuti, che alterna passaggi orchestrali parlati ad altri più dinamici ed estremi. Da segnalare anche, in un disco che arriva a durare quasi 70 minuti, che la phantom track è una rivisitazione metal del tema di “Game of Thrones”. Agli Incursed servirebbe ora un sogwriting più incisivo, la capacità di creare quei giri e quei refrain immortali che solo i grandissimi del pagan/folk riescono a darci.

(René Urkus) Voto: 7,5/10