(autoproduzione) La storia degli Insomnia Creep potrebbe essere come una di quelle tante band che vuole emergere. C’è un chitarrista, Giacomo Casile, ex di alcuni gruppi, che scrive dei pezzi e decide di creare qualcosa per poterli suonare e completare. Arrivano, anche loro da altre band, il cantante Antonio Ielo e il fratello di Giacomo, Natale, al basso. “Hallucination City” è dunque la somma di quei pezzi nati tempo fa e  il sound si può descrivere come un death metal melodico, con qualche infarinatura di elementi progressive e con qualche passaggio che si rifà al melodic black metal. Ad esempio l’incipit e la struttura di “Welcome to Crystal Lake”.”Way to Act” è il brano inziale e funge da biglietto da visita, il quale recita di un chitarrista poliedrico, attento al riffing e portandolo sempre verso diteggiature melodiche, siano esse fasi veloci o possenti. Di un lavoro del basso, diligente, ma Natale è anche seconda voce, e del cantato di Ielo, molto bravo nel growl e nello scream, ma è evidente che la qualità cala nelle voci pulite (non è stonato, ma occorre modularla in modo diverso). “Hallucination City” e “No One Trust You” sono alcune canzoni che sprigionano un bellezza interiore, ma è “Only Bleed” il pezzo più bello, per la sua epica glaciale e inesorabile, mentre in “Guilty Man” voce e chitarre si fondono per il  pathos. “Hail to the King” è il brano che più di tutti lascia vedere influenze altrui (melodic death svedese). Gli Insominia Creep sono privi di melodie ruffiane, non possiedono riff per accattivare, ma hanno uno sound proprio, un personale modo di essere. Quest’ultimo non è privo di sbavature: ad esempio, sarebbe da rivedere la scelta degli arpeggi senza la distorsione, situazione che fiacca troppo il sound. Andrebbe messo anche ordine nella struttura dei pezzi (qui ci sarebbe da ritornare sul discorso arpeggi), esautorando dei passaggi e ridurre la durata dei brani, guadagnando in presa immediata sull’ascoltatore. Gli Insomina Creep possono davvero realizzare qualcosa di grande e trovare la fiducia di qualche etichetta. Ascoltateli.

(Alberto Vitale) Voto 6,5/10