copintodarkness(Hellthrashers Production) Ci avrei scommesso dei soldi, durante il primo ascolto (quello in cui solitamente non guardo nemmeno il titolo della release), che gli Into Darkness fossero una band americana. Una di quelle minuscole band estreme della Pennsylvania o del North Carolina che spesso saltano fuori, anzi del Michigan, visto che sono autori di un death metal funereo. Macché, sono della ridente e operosa metropoli milanese gli Into Darkness, la cui identità volge anche al femminile. In questo nuovo lavoro, un EP (tra ottobre e dicembre 2012 hanno pubblicato una MC e un LP), c’è la devastante D.Warrior, voce growl e chitarra, c’è Nor, chitarra e basso, e AnguiciouS alla batteria; la D. Warrior è una donna, si sente, ma da quanto si apprende dai loro canali ufficiali, la band è attualmente costituita da quattro persone, di cui Dave e S.Dweller, batteria e basso, sono uomini. Apre “Into Darkness” oltre 9’ di un doom/death pestilenziale, ossessionato e con pochi sollevamenti ritmici. “Shadows” in 4’ espone un ruvido death sound molto vicino ad un’accoppiata adorabile, come è quella fatta da Asphyx/Bolt Thrower, mentre “Nemesis: Star of Catastrophe” si riallinea a tematiche sepolcrali e doom e indugiando in questo per quasi 7’. Chiude “Levy 9’s Death”, altra bordata di death metal di molto tempo fa, attraverso un ruvido e marcescente sound e parzialmente vicino a quella accoppiata suddetta. Il sound viene proposto attraverso una produzione abbastanza ruvida, ma il lavoro dei musicisti è ben udibile. Un riffing sporco, il drumming tuonante e solenne, una voce che è un abisso che si spalanca e un sound che riecheggia a sonorità di altri tempi e comunque di stampo undergound. Doom vecchia scuola, death metal vecchia maniera, una polvere necrotizzante che ricopre ogni cosa, per quelle che sono quattro canzoni che sembrano provenire dal fondo di una cripta.

(Alberto vitale) Voto: 7/10