(AFM Records) Probabilmente sto esagerando, ma secondo me l’importanza che ha avuto Piet Sielck nella storia degli Helloween e nella nascita del power metal tedesco è la stessa che avuto Dave Mustaine nei Metallica e nella nascita del thrash metal. Era la prima metà degli anni ’80 quando due giovanissimi appassionati di hard rock, Kai Hansen ed appunto Piet Sielck, costituirono il primo nucleo di quelle che sarebbero poi diventate le zucche amburghesi. Abile produttore, Sielck preferì sedere dietro una consolle piuttosto che calcare i palchi, per cambiare idea nel 1996, tornare ad unire le forze con Kai Hansen e dare vita agli Iron Savior. Il resto è storia, con Hansen che dopo tre album abbandonerà, lasciando il timone degli Iron Savior nelle mani di Piet. “Reforged – Ironbound (Vol.2) è la seconda parte della raccolta iniziata nel 2017 la quale racchiude i brani dei primi cinque album della band, ormai introvabili ed impossibili da ristampare a causa di problemi legali con l’etichetta di allora, la Noise. L’unica soluzione per riportare a galla quei brani è stata quindi risuonarli ex novo con la formazione attuale, ma coinvolgendo anche alcuni vecchi compagni di battaglia. È quindi un piacere risentire la voce del caro vecchio Kai su “Deadly Sleep”, oppure Jan Eckert su “Unchained”. I classici si susseguono, dall’esaltante “Protect The Law” all’epica “Starborn”, quest’ultima leggermente più moscia rispetto all’originale che poteva vantare un chorus più magniloquente. Divertente anche la cover di “Sweet Dreams” degli Eurythmics, metallizzata a dovere pur rispettandone la struttura. Una raccolta che permette di riscoprire alcune chicche di quello che è stato il miglior periodo degli Iron Savior.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10