(autoproduzione) Il successore di “The Jonathan’s Journey” è “Breakout”. Il progetto di Salvo “IronWill” Dell’Arte presenta una equilibrata interazione tra heavy metal, del blando power, symphonic, anche pop e modern metal che sprigiona canzoni fresche e di un certo impatto. A proposito di canzoni l’opener “As Fast As Rock’n’Roll” mette istantaneamente a proprio agio l’ascoltatore con la sua vivace immediatezza e quel tocco soul, amplificato magnificamente poi da “Step by Step”. Anche “Save Me”, “Prince” e “True or Not” rappresentano dei buoni pezzi, mentre in altri l’architettura quanto la stessa esecuzione nell’edificarla riescono a ben impressionare. Lei, Riell, è la voce cardine spalleggiata da Sherrie Anne Grieve, cantante d’opera, e un cantante come Jareth Skullek. Tre voci che non si pestano i piedi, e allargano l’orizzonte delle possibilità del comparto vocale quanto per le soluzioni dei pezzi. Pur avendo menzionato alcuni generi nelle righe precedenti, in “Breakout” in definitiva tutto è piegato a uno stile personale della band che implementa soluzioni di grande respiro e anche diverse tra loro. L’infondere soluzioni melodiche e stilistiche anche non metal, all’interno di canzoni di natura heavy metal o hard & heavy, è indice di una ammirevole creatività. CalvinDuke e Carlos Cantatore sono la colonna ritmica, basso e batteria rispettivamente, giusto per completare il quadro dei musicisti coinvolti. “Breakout” è un album ricco, accattivante, anche ruffiano in certi momenti eppure è suonato in maniera concreta, come di solito dovrebbe essere per un album metal.

(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10