(Metal Mind Productions) A due anni da “Fortune Favors the Brave” (recensione qui) tornano i polacchi J.D. Overdrive con un nuovo album potente, travolgente e privo di rispetto. Viene finalmente un po’ meno quel limitatante tributo ai Black Label Society, e questo grazie ad un album più personale, più melodico ma anche più tagliente ed immensamente più pesante. “The Creature is Alive” apre subito irriverente, piena di sonorità sporche ed una sezione ritmica crudele, sovrastata da un cantato rauco, fumoso, totalmente tossico. Coinvolgente “Protectors of All That is Evil”, un power blues cattivo, con un mid-tempo grintoso. Suoni piccanti su “New Blood”, epici e rockeggianti con “Burn Those Bridges”. Pesantissime “Wasting Daylight” e “Hold That Thought”, quest’ultima con la voce che raggiunge limiti estremi. Molto doomy ”Every Day is a New Hole to Dig”, prima della conclusiva “Flesh You Call Your Own” che riporta una componente melodica tra i riff privi di luce e piacevolmente asfissianti. Very heavy blues: La definizione migliore che ingloba ed evolve i classici termini ‘stoner’ e ‘southern’. Dieci tracce schiette, sincere e con una forza irresistibile la quale, dal vivo, sicuramente può lasciare un segno indelebile.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10