(Loosegroove Records) I gallesi, si sa, sono tra i più sanguigni ceppi britannici, per note ragioni storico- culturali. Chissà se la rabbia e la ribellione espressa in questo sciabordante debutto può essere scaturita da questa connotazione sociale… Undici tracce dal minutaggio medio-corto che formano un inno al garage-punk più sporco e di controcultura. Canzoni ‘cattive’ e affamate di rabbia si alternano a pezzi relativamente più tranquilli, ma sempre viranti verso il punk più libertino e scanzonato, il tutto inserito in una splendida atmosfera sonora di fine anni ’80, in cui il suono risultante dalla registrazione in presa diretta sembrava catapultare l’ascoltatore direttamente in mezzo al gruppo in piena fase di registrazione. Ecco allora suoni ovattati di basso e chitarra grezza e distortissima, voce carismatica e ritmi sincopati che hanno l’innato potere di farti scrollare l’inedia di dosso e caricarti a palla per il resto della giornata. Assumere almeno tre volte al giorno, prima, durante o dopo la parte più monotona della vostra vita…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10