(Steamhammer) Tanti singoli, un solo disco prima di questo, anche se questa band messicana è in giro da oltre un decennio, un gruppo che nella sua storia ha anche vinto un Wacken Open Air Metal Battle nel 2017. Cambi di line-up (il cantante è al debutto con la band), il periodo buio della musica di qualche anno fa, persino un grave incidente stradale durante il tour con gli Anvil l’anno scorso… ma ciò che non ti uccide ti rende più forte, quindi eccoli qui, più fieri e potenti che mai. Heavy metal e speed metal puri, classici, brani super melodici, cadenzati, energetici, farciti con un sacco di assoli favolosi, avvincenti, ai confini con il virtuosismo. È decisamente speed metal “Eternal Light”, è ottimo power metal “Mach 10”, esaltante e teatrale “Fool’s Paradise”, un brano molto critico verso la situazione internazionale dei nostri giorni. Suggestiva la title track, potente e indubbiamente etichettabile come melodic power metal “Disposable Minds”. Introspettiva, contorta e imprevedibile “Anthropocene”, speed metal con una chitarra solista brillante in “Call Of The Fight”, prima della conclusiva “Hunter”, un brano veloce, scatenato, esplosivo. A livello strutturale il disco offre tre singoli già usciti dal 2023 in poi (due dei quali remixati), cinque nuovi brani più altri due sotto forma di bonus track, il tutto per dare vita a un album frizzante, non certo originale ma sicuramente stuzzicante, incalzante, dannatamente godibile. Ottimi arrangiamenti, brani molto ben costruiti, una chitarra solista favolosa e un nuovo vocalist, Raiden Lozenthall, con un range molto vasto e una potenza perfetta per l’assalto frontale che il quartetto di Cancún ci scaglia addosso!

(Luca Zakk) Voto: 7/10