(ATMF) Una pietra grezza questo lavoro nato tra il 1994 e il 1996, attraverso una visione propria del suonare con atteggiamento di opposizione serrata e sarcasmo. I Joyless sono la prosecuzione dei Forgotten Woods, quando quest’ultimi si fermarono per un tempo imprecisato. “Unlimited Hate” è il primo lavoro firmato Joyless e contiene anche materiale concepito e usato dagli stessi membri durante l’era Forgotten Woods. Il sound dei Joyless riprende più cose e il proprio metal è apertamente influenzato sia dal rock che dal post-punk. I Joyless hanno poi progressivamente abbandonato tutti gli elementi metal nei lavori successivi. Con un atteggiamento appena scanzonato, i Joyless usano ironia e si sganciano dall’atteggiamento ‘estremo’ nato con il black metal nella loro Norvegia, svuotano il senso dell’ideologia, dell’appartenenza a una scena e allo stesso tempo l’essere parte di un fenomeno che diventa commercio, marketing. Le atmosfere tra un’amara e noiosa decadenza e il sarcasmo fatalista, permeano questi pezzi semplici ma piuttosto dinamici che costituiscono “Unlimited Hate”. Ripubblicato da ATMF in vinile con soli 300 esemplari, “Unlimited Hate” ha voluto tirare le somme su una scena ossessionata, nichilista e magari deridendola con parodoie assortite. «La copertina dice tutto: una tazza del water nel mezzo di una landa desolata scandinava, purezza di porcellana tra gelo e vuoto. Nessun simbolismo potrebbe essere più perfetto. Un monumento alla mediocrità umana, congelato nel tempo, che fissa l’abisso delle proprie scuse.»
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10




