(Heavy Rhythm & Roll Records) I Jussel sono austriaci, di Vienna, e sono al debutto. Come? Ancora un’altra band? E cosa fanno? Metal? Rock? Belle domande, ma le risposte arrivano velocemente premendo play: atmosfera, passione per la musica che trasuda in ogni accordo, un rock contemporaneamente vintage e moderno, ricco di energia, mai aggressivo, spesso bluesy, tre quarti d’ora di musica vera, musica pura, suonata per fare arte, senza alcun secondo fine. Davvero, è sottile la mescolanza di influenze di “This Town”: per quanto sia indiscutibilmente un rock settantiano, ci sono elementi di rock spaziale, di gospel, di blues, rivelando che il quartetto capitanato dal vocalist Tobias Jussel non vuole limitarsi dentro confini sonori ben definiti, preferendo guardare oltre, più lontano, sia nel tempo che nello spazio. “Love In A Hurry”, per esempio, è una ballad dolorosa (l’amore può ferire!), maledettamente ottantiana ma con suoni degli anni ’70, mescolando due marcate tendenze senza farsi risucchiare nella transizione che ci fu tra le due. “Wasted”, invece, è ancora una ballad, ma l’atmosfera trasla tra i ’60 e gli ’80, con un assolo che sta molto bene nel decennio di mezzo. Bella la title track, tanto malinconica quanto felice, intensa la quasi strumentale “Ocean Blue”, un po’ sognante un po’ graffiante “Troubled Water”. Evidentemente sognante “A Dreamer’s Dream”, meravigliosamente vintage “Glow”, da ascoltare a occhi chiusi “Honestly”, bellissimo l’organo di “The One and Only”, mentre la lunga e conclusiva “Man On The Moon” è pura poesia, non solo nel testo ma anche nella musica, negli assoli. I Jussel sanno suonare, sanno comporre, apparentemente lineari e semplicemente rock, sono invece capaci di tempi dispari e idee tutt’altro che prevedibili, seppur dentro un contesto orecchiabile, subito magnetico, immediatamente piacevole. Dietro una copertina semplicemente geniale, “This Town” è quel piccolo paesetto che abbiamo appena attraversato in auto, è quel paesino tranquillo dove abbiamo trascorso quella bella vacanza con un amore che fu, è la grande città piena di rumori, è il villaggio disperso tra le montagne. “This Town” è dove vuoi andare, dove vuoi tornare, da dove vuoi fuggire. “This Town” è lì, è qui, è dove eravamo, dove saremo. Dove siamo.

(Luca Zakk) Voto: 8/10