(Avantgarde Music) La Avantgarde è sempre molto oculata nelle sue scelte discografiche quindi questo gruppo sloveno non fa eccezione. Il black metal proposto ricalca lo stereotipo di musica nera: una intro evocativa e marziale nell’incedere, seguita da sei tracce malvagie, nere nell’anima, votate al male. Il gruppo sembra essersi concentrato, per il suo debutto sulla lunga distanza, su uno stile canonico, senza osare troppo in termini di originalità. Eppure la soluzione di continuità con il passato non ha negato ai nostri di inserire piacevoli rimandi a dei gruppi black specifici e atipici, Arcturus su tutti. Un omaggio, più che un plagio, riconoscibile soprattutto nella bizzarria dei continui cambi di tempi e ritmi e ella voce, a tratti recitata. Tracce solide, che indicano una alta sicumera, in cui si percepisce il fatto che il gruppo sa che direzione vuole suggerire al proprio percorso artistico. Questi elementi, uniti anche ad una copertina e ad un logo davvero molto azzeccati, porta questa produzione su livelli davvero inaspettatamente alti.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10